Un weekend strano, complicato, pieno di incognite. Le Mans ha confermato di essere uno di quei posti dove può succedere qualsiasi cosa, e stavolta non ha fatto eccezione. Ne usciamo con qualche punto, tante riflessioni e – come sempre – la voglia di tornare a lavorare ancora più forte.
Dalle prime libere ho avuto sensazioni abbastanza buone. Il lavoro fatto nei test post-Jerez si è visto: la moto rispondeva meglio, e siamo riusciti a entrare direttamente in Q2. Non è poco, considerando quanto faticavamo solo un paio di settimane fa. Certo, il bilanciamento della moto non è ancora perfetto, soprattutto quando provo a spingere nel time attack, ma qualcosa si sta muovendo nella direzione giusta.
Le qualifiche non sono andate male – settimo tempo, che mi ha permesso di partire in una buona posizione per la Sprint. Ma poi, di nuovo, una sbavatura ha compromesso tutto: sono andato lungo in curva 8, finendo nella ghiaia. È frustrante, perché il passo non era male, ma quando fai un errore così, il risultato va a farsi benedire.
Mi sto rendendo conto che la moto tende a muoversi tanto quando sono in scia, soprattutto in staccata. Quando sono solo, riesco a guidarla meglio. È una cosa su cui dobbiamo lavorare, ma anche io devo capire come adattarmi. Fa parte del gioco.
La gara è stata una giostra. Condizioni pazze: pioggia che va e viene, pista che si asciuga e si bagna di nuovo, decisioni da prendere in pochi secondi. Sono partito con le rain, poi ho deciso di rientrare e montare le slick, ma appena ho fatto il cambio… ha ricominciato a piovere. E lì è diventato tutto ancora più complicato.
Ho provato a rimaner dentro con le slick, poi sono caduto, ho ripreso la moto, sono rientrato, ho ripreso la seconda moto con le rain. E per un po’ giravo anche bene. Ma quando l’asfalto ha iniziato a raffreddarsi, il grip è sparito e non riuscivo più a tenere il ritmo. Alla fine ho chiuso 14°, che per com’è andata è quasi un miracolo. Però non posso essere contento.
Le Mans ci ha messo alla prova, sotto ogni aspetto. È stato un fine settimana dove ogni giro dovevi fare i conti con qualcosa di diverso. Ho fatto degli errori, ma anche raccolto informazioni importanti. E se c’è una cosa che mi porto via è che stiamo capendo sempre di più questa moto.
Ora testa bassa e si torna a lavorare. Ci aspettano altre gare, e io non ho alcuna intenzione di restare lì dove siamo. Un passo alla volta, come sempre.