Ci siamo lasciati alle spalle un weekend tosto a Jerez. Non il tipo di GP da incorniciare, ma uno di quelli che ti costringe a stringere i denti, lavorare duro e, alla fine, portarti a casa anche qualcosa di buono. Non sempre i risultati raccontano tutta la storia, e questa volta è stato proprio così.
Fin dalle prime libere abbiamo dovuto inseguire. La moto era nervosa, faticavo a trovare feeling soprattutto nel time attack. Ho provato a forzare ma ogni volta qualcosa andava storto: traffico, bandiere gialle, condizioni non ideali. Alla fine ci è mancato davvero poco per entrare direttamente in Q2 – parliamo di un decimo scarso – ma il fatto che ce la stessimo giocando è già un piccolo segnale. Il lavoro fatto nel box è stato intenso, anche se non tutto è andato nella direzione sperata.
Sabato la qualifica è stata sofferta ma alla fine sono riuscito a passare dalla Q1. Non è mai facile. In Q2 l’undicesimo posto non è il massimo, ma almeno ci ha permesso di partire decentemente nella Sprint. E proprio nella Sprint ho ritrovato un buon feeling. Sono partito bene, mi sono divertito in bagarre e ho chiuso ottavo . Il passo c’era, la testa anche. È stata una mini-gara che mi ha fatto capire che, nonostante tutto, stavamo andando nella direzione giusta.
La gara lunga era la vera occasione per raccogliere qualcosa di concreto. Purtroppo, al secondo giro ho commesso un errore in staccata alla prima curva e sono finito lungo nella ghiaia. Da lì in poi è stata una rimonta tutta in salita. Il passo era forte ma partire praticamente da zero non perdona.
Finire 14° dopo quel tipo di errore fa male, inutile girarci intorno. Ma c’è anche un lato positivo: stavolta non siamo stati lontani per mancanza di ritmo, ma solo per un episodio. E questo cambia tanto, perché significa che possiamo essere lì davanti.
Lunedì ci aspettano i test. Saranno fondamentali per capire cosa possiamo migliorare davvero, soprattutto in qualifica dove ancora fatichiamo. L’obiettivo resta sempre lo stesso: crescere passo dopo passo. A volte ci si riesce subito, a volte no. Ma la costanza, quella, non ci manca.