Il weekend in Argentina era iniziato nel modo giusto. Durante le libere mi sono sentito subito bene, il ritmo c’era e sono riuscito ad accedere direttamente in Q2. Ma quando si è trattato di spingere per il giro secco, sono tornate fuori alcune difficoltà. Sul passo riesco a guidare bene, ma nel time attack, quando devo davvero stressare la moto, faccio ancora fatica a tenerla sotto controllo. Così sono partito dalla P9, non certo la posizione ideale.
Nella Sprint del sabato, però, è andata meglio. Ho chiuso in P6, con bei sorpassi e devo dire che mi sono anche divertito. Sentivo di poter portare a casa un buon risultato anche nella gara della domenica, ma purtroppo ho sbagliato in partenza. Ho frenato troppo tardi alla prima curva e ho toccato Fabio Quartararo, compromettendo non solo la mia gara, ma anche la sua. Mi dispiace davvero tanto per l’errore, soprattutto nei confronti del mio team e dei miei tifosi. Quando succedono episodi del genere, rimuginarci sopra non serve a nulla. Preferisco concentrarmi su quanto di buono ho fatto fino ad ora e lavorare per migliorare dove ancora faccio fatica. So che manca davvero poco per riuscire a stare stabilmente con i primi e darò tutto per fare quel passo avanti. Ad Austin ci aspetta uno dei weekend più duri dal punto di vista fisico, ma voglio affrontarlo al massimo per accorciare il gap e dimostrare tutto il potenziale che stiamo esprimendo gara dopo gara.