Cadere all’ultimo giro fa sempre male, e quando sei nel gruppo di testa è ancora più dura da digerire.
Ma ci ho voluto provare. Fino alla fine. Senza calcoli, come ho sempre fatto, correndo gara per gara cercando di dare sempre tutto, e anche di più.
Il week end era partito abbastanza bene con il primo posto nella FP3. Nelle qualifiche però avevo rischiato di cadere dopo un contatto con il mio compagno di scuderia nel giro buono.
P8 in griglia, per fortuna sono riuscito a partire bene e a trovarmi subito nel gruppo di testa.
Assen è una pista che non ti lascia respirare un attimo, eravamo continuamente in bagarre per le prime posizioni, nessuno riusciva a staccarsi. Ci ha provato Martin all’inizio ma stiamo riusciti a ricucire il gap.
A due giri dalla fine mi riesco a passare tutti e mi trovo in testa. Provo ad allungare ma è impossibile. Siamo tutti al limite e anche il forte vento non aiuta. Ultime curve, Martin scappa via, posso però puntare a prendere Canet e Bastianini.
Li vedo davanti a me, apro forte e la moto mi parte sul davanti. Niente da fare, mi trovo a terra a pochi metri dal traguardo.
Peccato, mi dispiace davvero per il team che ha lavorato tantissimo (nel warm up abbiamo fatto fuori il motore e rimettere a posto la moto per la gara non è stato un lavoro da poco) e per i miei tifosi.
So però che siamo sulla strada giusta per poter far bene nelle prossime gare.
Mancano solo pochi prima del Sachsenring, ci arriveremo carichi a mille!