Mugello. Non è possibile descrivere l’adrenalina che ti accompagna a questo GP. Mi emozionava già ai tempi del CIV, figuriamoci al mondiale. E questa volta oltre ai miei genitori sono venute anche le mie sorelle, per quella che comunque vada sarà una festa. Una festa piena di colori, suoni, emozioni. Anche quelle che ci rattristano, come in quei 69 secondi di silenzio dedicati a Nicky Hayden.
Dopo il punto di Le Mans sono carico, so che possiamo fare bene. Nelle libere riusciamo a tenere un bel passo, siamo fiduciosi per le qualifiche. Purtroppo però resto un po’ schiacciato nel time attack e mi devo accontentare di un P24.
Al Mugello però sappiamo che possiamo restare tutti molto vicini. E così è. Alla prima curva riesco a mantenere la posizione, vedo il gruppo compatto e cerco di restarci dentro. Ma li dentro è un inferno. Siamo in 25 piloti in un secondo, una coda unica. Cerco di non strafare, ogni tanto capita che ci si sfiori, si perde la traiettoria e magari in un attimo ti rimangi tutte le posizioni che sei riuscito a recuperare. Sono intorno alla P20, aspetto le ultime curve per l’attacco finale. E così è. Finisco in P17, dopo una bagarre infernale. Mi accorgo subito che a vincere è stato il mio compagno di academy Andrea Migno. Vado a fargli i complimenti, se li merita davvero!
Adesso siamo già in viaggio per la prossima tappa: a Barcellona speriamo di raccogliere qualche punto. Gaaassss