Un punto mondiale. Può sembrare poco, ma per me vale tantissimo. Vale tanto perchè è il primo. Vale tanto anche per il team CIP, per la Mahindra, per la VR46 academy e per tutti quelli che mi supportano e che ringrazio. I ragazzi del team in particolare hanno fatto un lavoro incredibile.
Arriviamo a Le Mans con la voglia di riscattarci dopo Jerez, dove a seguito di un tamponamento sono stato costretto al ritiro mentre stavo recuperando.
Le prove libere iniziano in condizioni miste. E quando c’è da guidare più morbidi riusciamo davvero ad esser competitivi. Già nel primo turno sono messo bene, chiudo in quinta posizione e per tutte le libere resto nei 10.
Sono gasato, so che in condizioni di asciutto e caldo magari soffriremo un po’, ma l’inzio è davvero buono.
Nelle qualifiche soffro un po’, alla fine riesco a strappare una P21 che comunque non è male: in un secondo ci sono 23 piloti, questo rende l’idea di come siamo attaccati.
Domenica, giornata serena, sto bene. Parto bene, riesco a recuperare posizioni, poi ad un certo punto vedo tutti che cadono. Una macchia d’olio in mezzo alla curva, tutti per terra, per fortuna riesco a rimanere in piedi.
Bandiera rossa, si riparte. E anche stavolta parto bene. Mi ritrovo in un bel gruppetto dove continuiamo a battagliare. Gran bagarre, sono tra la 19 e 18 posizione ma voglio arrivare nei 15. Ultime curve, vedo il rettilineo, finalmente ci siamo, siamo a punti!
Ho il tempo di festeggiare con i miei genitori che sono li, sentirmi con le mie sorelle a casa e per salutare i miei tifosi che mi hanno sempre sostenuto, anche quando finivo nel ghiaione.
Adesso andiamo al Mugello, una delle mie piste preferite dove l’obiettivo è di fare ancora meglio.