Se una settimana fa mi avessero detto che sarei tornato a casa da Vallelunga con una vittoria e un terzo posto non ci avrei mai creduto. Un rookie come me non fa calcoli o strategie, apre di gas e poi vada come vada.
E stavolta è andata bene. Molto bene. Venerdì nel primo turno di qualifiche son riuscito a strappare la pole provvisoria. Era una conferma delle sensazioni che avevo avuto già nelle prove del giovedì. Avevo capito che anche stavolta, come al Mugello, me la potevo giocare con i primi. Ultimo giro davvero perfetto e pole provvisoria.
Il sabato mattina invece le cose iniziano male. Cado nelle prove ufficiali in un brutto high-side e sfortuna vuole che anche il mio compagno di squadra Michael resta coinvolto. Bella frittata, dobbiamo tornare ai box e per fortuna riusciamo a ripartire e fare dei tempi decenti che ci consentono di partire in seconda fila.
Gara 1. Alla partenza ero tranquillo e anche molto carico. Avevo belle sensazioni, in generale e con la moto e sapevo che potevo giocarmela. Nonostante i ritardi nella partenza riesco a mantenermi concentrato. Si accendono i semafori. Si parte. Primi giri di grande bagarre, sono nel gruppo di testa non mollo. Penso anche che la gara è lunga, cerco di non strafare ma devo stare nel gruppo dei primi. A metà gara il ritmo scende un po’ ma resto sempre li. Penso a dove poter attaccare rimanendo tra la quarta e la sesta posizione. Ultimi giri. Il freno davanti sta per finire, sono costretto a cambiare le traiettorie. Ma manca poco, me la posso ancora giocare. Arrivo al Tornantino, vedo uno spazio e mi infilo. Ad un certo punto mi trovo in testa. Primo. Non ci penso, non ho il tempo di farlo, apro il gas, devo vedere la bandiera a scacchi per primo, scappo via, non devo farmi prendere. E la vedo per primo la bandiera a scacchi, la prima volta in moto 3, la prima volta da due anni, da quando son passato dalle minimoto alle moto a ruota alta.
Non ci credo, scoppio di gioia dentro quella tuta. Mi diranno che l’ultimo giro è stato spettacolare, io non me ne sono reso conto, anzi forse adesso si. Abbraccio mio babbo Vito, i meccanici, la mamma Daniela, mia sorellina Laura e mio cugino Emanuele: Mia sorella Silvia è a casa, prendo la telecamera e ci entro dentro, di sicuro il mio urlo di gioia arriva anche a lei! Non capisco più niente, ho l’adrenalina mi esce dai guanti e vorrei esplodere. Di gioia. Son sul podio nel gradino più alto, non ci sono parole per descrivere quella emozione.
Fino a sera resto metà tra la gioia della vittoria e la concentrazione per gara 2. So che non mi devo deconcentrare, devo anche riposare (è da giovedì che siamo in ballo e fisicamente sono ancora un po’ acciaccato a causa di una caduta in allenamento). Penso anche che sono in testa al campionato. Io, un rookie, in testa al campionato.. Non è possibile ma devo iniziare a pensare a portare a casa punti importanti. Nessuna strategia, sarà quel che sarà, ma adesso è sempre più importante restare li con i primi e non perderli, loro non mollano di certo.
Gara 2. Sono un po’ teso, mi intervistano alla partenza e la cosa mi fa piacere ma in quei momenti la tua testa è sulla pista, telecamere e microfono non le vedi neanche. So che oggi sarà dura. Molto dura. Chi ieri è rimasto indietro o è caduto è super carico e molto agguerrito.
Si parte. Primi due giri grandissima bagarre come al solito, ancora li con i primi ma… Ma succede che al Tornantino chiudo troppo e la moto mi si gira. Vengo investito e resto sotto la moto. Cerco di restare immobile, sono in mezzo alla pista, vedo che arrivano i soccorsi. Brutta botta, forse ha fatto più paura a chi l’ha vista in televisione che a me. Mi sono rialzato, ho ripreso la moto e son tornato ai box. Lo confesso, mi spiace che la gara sia stata sospesa a causa della mia caduta, son cose che capitano, lo so, ma quando capitano a te dispiace di più.
I danni alla moto sono leggeri, posso ripartire. Ritorno in griglia, logicamente un po’ condizionato dalla caduta. Ma voglio fare una bella gara, non ho mai corso tirando il freno e non lo farò neanche stavolta. Resto un po’ nelle retrovie, tra il 5 e l’8 posto fino a due giri dalla fine, dove rimonto due posizioni e agguanto il sesto posto. Il risultato diventa importante quando i primi due e il quarto cadono all’ultimo giro. E’ podio. Di certo un podio che ha un sapore diverso rispetto a quello del sabato ma che mi consente di restare nei primi tre in classifica generale.
Torno ai box, mi faccio coccolare dai meccanici e dalla mia famiglia e adesso posso tornare a casa e riposarmi un po’. Stavolta che ho vinto la nonna mi sa che mi farà una vagonata di cantarelle. Qualche giorno per staccar la spina poi si inizierà a pensare ad Imola. L’8 giugno è molto vicino.