Torno sul circuito di Jerez dopo la scivolata nella prima gara post lock down. Sapevo di esser competitivo, avevo recuperato la delusione della caduta, ma fisicamente non ero ancora al 100% e temevo un po’ la tenuta di gara. Nelle libere vado forte, ho un gran passo, voglio centrare la prima fila in Q2. Se penso all’anno scorso, quando lottavo per andarci in Q2, mi sembra davvero sia passata un’eternità. I primi giri sono quelli decisivi. Inizia il giro buono, quello dove do tutto, quello dove posso rischiare qualcosa, quello dove devo fare il tempo. Eccolo, sono in pole provvisoria, manca ancora parecchio alla fine della Q2, ma nessuno riesce a migliorare e a passarmi. Arrivo ai box, non ci credo, prima pole in moto2, mantengo però calma e soprattutto la carica, mi serviranno per la gara. Una pole che devo cercare di sfruttare al meglio, in gara sarà importante restare davanti.
La domenica inizia bene, con un discreto warm up. Sono in griglia. Concentrato, voglio fare una bella gara, senza errori, ma senza risparmiarmi. Anche perché non essendo ancora al massimo fisicamente so che da metà gara in poi sarà davvero durissima. Si parte. Parto bene, tengo la posizione, dopo qualche giro però Enea mi passa, ha davvero un gran passo. Provo a tenere lui e Luca, che nel frattempo mi passa e mi trovo in terza posizione. A noi tre si aggancia anche Lowes, so che è un osso duro e che in mattinata aveva girato fortissimo, devo tenerlo dietro ed evitare la bagarre, do tutto per tenere il passo di Luca. Ultimi giri, inizio a sentire il caldo, la fatica, ma l’adrenalina, la voglia di arrivare, la sete di rivincita sono più forti e do tutto quello che mi resta. Ultimo giro, mi resta ancora qualcosa, la tiro fuori, stacco Lowes, vedo la bandiera. Eccolo!! Il podio mi aspetta, finalmente una gara tra i protagonisti. Luca mi aspetta per festeggiare, non sto più nella pelle, per dargli la mano ci tocchiamo e finiamo per terra. Ci rialziamo, siamo troppo contenti, e ci abbracciamo.
Arrivo al parco chiuso, vedo Vale che è li ad aspettarmi, ci abbracciamo. Arriva anche Luca. E’ festa, una gran festa. E’ un podio che per me significa tanto, come il podio di Motegi, il primo in moto 3. Dopo tutte le difficoltà, tutte le cadute, tutte le volte che ho cercato di raddrizzare una situazione complicata. Ci saranno ancora delle difficoltà, lo so benissimo, ma so anche che la strada finalmente è quella giusta