Pronti, partenza, si parte. Quest’anno a Misano, la pista del SIC. Ci arrivo un po’ ammaccato, due settimane fa sono caduto in allenamento e ho riportato qualche brutta botta al gomito e al piede. Pensavo a quando Valentino Rossi era tornato in pista con le stampelle. Era messo peggio di me, un pilota deve gestire anche questi imprevisti, mi era gia’ capitato due anni fa, sempre al gomito.
Sono sereno, so che me la posso giocare con tutti, la moto e’ davvero competitiva, la squadra è una seconda famiglia e fa di tutto per permettermi di correre al meglio. Anche quando mi intervistano e mi dicono che parto da favorito non ci penso piu’ di tanto. Penso solo a correre, correre forte.
Da giovedi si inizia a girare e capisco subito che sul giro secco vado bene ma non so quanto posso reggere. Il gomito fa male, stringo i denti ma fa male.
Venerdi arriva la pole provvisoria, che poi si conferma al sabato. Bene, si parte davanti.
Sono in griglia con mio babbo Vito che mi tiene l’ombrello come ai tempi delle minimoto. Beh magari da casa vorrebbero vedere qualche bella ombrellina ma lui mi porta bene e poi possiamo schiacchiarci i pugni prima della partenza, il nostro rito da sempre.
Gara 1. Parto bene, alla prima curva sono secondo e poi inizia da subito la bagarre. Dopo qualche giro resto un po’ indietro, non riesco a tenere il ritmo dei primi. Cerco di staccare sempre al limite, come ho imparato nella prima gara al mondiale. Non voglio staccarmi troppo dai primi e farli andare via, mi ributto sotto, ancora bagarre. Primo, secondo, terzo, primo. Ogni curva tiriamo al limite, nessuno vuole mollare, ci prepariamo agli ultimi giri, sarà l’inferno. Passo primo al penultimo giro, di lì a qualche secondo verra’ esposta la bandiera rossa. E’ andata bene, ce la saremmo giocata fino alla fine.
E’ festa. Sul podio impazzisco di gioia, non poteva iniziare meglio. Ma quando l’adrenalina scende inizio a sentire male. Penso a Gara 2.
E Gara 2 arriva. Questa volta parto un pochino piu’ indietro ma gia al secondo giro sono con i primi. Non posso lasciarli andare via, non riuscirei a riprenderli. Ad un certo punto inizia la bagarre con Del Bianco. Ci tocchiamo, rishiamo di finire fuori, per fortuna restiamo dentro. Alessandro è un osso duro, non riesco a staccarlo e continua a farsi sotto. Ad un certo punto però riesco a prendere un po’ di margine, dietro se le le stanno dando di santa ragione. So però che prima o poi si rifaranno sotto, ma prima che questo avvenga ecco ancora bandiera rossa. Lo confesso, per come ero messo oggi non so se negli ultimi giri sarei riuscito a reggere. Bene cosi’, non avrei mai pensato a portare a casa pole e due vittorie. Adesso pero’ devo pensare a recuperare, voglio arrivare alla prossima gara al massimo della condizione.
A mente fredda penso al lavoro fatto dalla squadra, a tutta la mia famiglia che mi fa star sereno, ai miei amici e tifosi che mi caricano, e agli sponsor che stanno credendo in me.
Mi sa proprio che con questa doppietta la nonna Maria mi affoghera’ di cantarelle (magari ne metto un paio sul gomito, chissa’ che non funzioni!!).
Alla prossima!!