È difficile raccontare il weekend in Indonesia dopo il brutto incidente di domenica.
Perché, fino a quel momento, era andato tutto davvero alla grande.
Avevo un ritmo incredibile, che mi ha portato alla pole position e alla vittoria nella Sprint del sabato.
Nonostante una brutta partenza, che mi aveva retrocesso in P8, ho rimontato e superato Fermín (Aldeguer) all’ultimo giro, nella Sprint più bella della stagione.
Domenica ero carico, avevo il passo per vincere la gara.
Parto male, mi trovo subito imbottigliato.
Arriviamo al secondo settore, quello dove riesco ad andare forte…
Forse troppo forte, perché mi trovo davanti la ruota di Marc (Marquez) e lo prendo in pieno.
Usciamo entrambi di pista: lui cade subito, io poco dopo.
È una brutta caduta.
Vado subito a vedere come sta, e capisco che qualcosa si è rotto.
Mi scuso con lui: è stato un mio errore.
Sono cose che possono succedere in gara, purtroppo questa volta è successo a me.
Sicuramente un brutto colpo, non solo per il morale, ma anche fisicamente — una botta che si aggiunge a quelle prese nella Sprint del Giappone.
Ora ci sono due settimane per recuperare prima di Phillip Island.
La lotta per il terzo posto nel mondiale è ancora apertissima, e so che, togliendomi di dosso questi acciacchi, posso essere davvero competitivo.
E di sicuro, la carica per tornare davanti, lasciandomi alle spalle questo episodio come esperienza per crescere, non manca.
Alla prossima.
✌️ Bez