Valencia, ultima gara di campionato. Ultima gara in Moto2, ultima gara di Vale in Moto GP.
Difficile spiegare cosa si prova in certe situazioni. Come pilota sono abituato a gestire la tensione e le emozioni. E così mi concentro sulla gara. Voglio fare bene, come sempre, ma stavolta la voglia di fare una gran gara è davvero tanta. Nelle Q2 non riesco ad andare oltre la quarta fila ma so che se parto bene a Valencia posso stare con i primi e giocarmela fino alla fine.
La carica non mi manca, ho anche il casco con cui Vale ha vinto uno dei suoi nove titoli, un onore per me. Pensare che da bambino iniziai a correre sulle minimoto con la replica di quel caso…
E infatti la partenza è buona solo che alla seconda curva mi trovo per terra. Steso. Il tempo di realizzare cosa è successo e corro verso la moto. E’ messa male di sicuro non riesco a ripartire e a concludere la gara. Vedo però i commissari con la bandiera rossa, se riesco a tornare ai box forse riusciamo a ripartire. Corro come un pazzo verso i box con la moto tutta acciaccata. Appena la lascio ai meccanici ormai svengo. Vedo i ragazzi del team che si mettono a lavorare come pazzi, non so se riusciranno a sistemare la moto, son sicuro che faranno di tutto per farmi ripartire. Passano i minuti, forse ce la facciamo. Per appena 30 secondi non riesco a schierarmi in griglia ma almeno posso partire dal fondo. Si parte, recupero subito qualcosa ma da così indietro è davvero dura.
Cerco di dare il tutto per tutto ma arrivo fuori dalla zona punti.
Peccato. Arrivo ai box, il team mi abbraccia e mi sciolgo un po’. L’adrenalina mi resta dentro e si scatena al box di Vale, quando festeggiamo il suo ultimo GP. E’ una torcida infernale, cori da stadio, una festa. E anche tante lacrime, quelle delle emozioni vere. In quel momento non sono lucido per rendermi conto di quello che realmente sta succedendo.
Il pomeriggio passa veloce, è già ora della cerimonia di premiazione. Festeggio insieme alla mia famiglia e al mio team il terzo posto in campionato. Complimenti a Remi e al suo team, quest’anno erano davvero fortissimi.
Guardo la medaglia, penso che l’anno prossimo inizierà un nuovo capitolo. Quello del sogno che si realizza. La MotoGp. La classe regina. Quella che sognavo fin da bambino, quando a sei anni ho iniziato con le minimoto. Il nastro si riavvolge, penso ai primi giri con la minimoto intorno a casa, a quando andavo in trasferta con mio babbo Vito che mi faceva da meccanico, all’esordio al CIV, ai mondiali in Moto 3 e Moto2. Alle cadute, alle vittorie. Ma oggi penso soprattutto ad una persona che non smetterò mai di ringraziare. Che è stata sempre un riferimento, da quando l’ammiravo a bocca aperta in televisione a quando ho avuto la fortuna di essere uno dei suoi allievi in Academy. Grazie Vale, adesso tocca a me portarti un giorno al mio box a festeggiare