Questo podio lo volevo a tutti i costi. A fine gara ero distrutto, forse è stata la gara più dura da quando corro, ma volevo quel podio. Lo volevo per dedicarlo ad Andreas Perez e alla sua famiglia. A loro dedico la rimonta e il secondo posto, una volata pazzesca in cui questa volta sono riuscito a spuntarla.
E’ stato un week end difficile a parte le FP2 dove ho registrato il miglior tempo. Nelle qualifiche ho avuto un po’ di problemi con il set up della moto, e anche nel warm up ero indietro. La caduta di domenica mattina è stata piuttosto pesante. Non tanto per me, quanto per la moto, tornata ai box distrutta. I meccanici sono stati incredibili a rimetterla a posto per la gara e abbiamo provato un setting last minute. Parto bene ma il gruppo è molto affollato. Vedo Martin che prende il via e con lui Suzuki. Io resto nel gruppone, e a partire da metà gara riesco a recuperare posizioni. Dal 12 posto entro nei cinque, ma siamo tutti lì, incollati. So che in questa bagarre sarà difficile restare in piedi, infatti dopo qualche giro il gruppo viene dimezzato dalle cadute. Cade anche Martin davanti e riusciamo a riprendere Suzuki. Adesso ci giochiamo il podio. Ultimi giri, passo in testa ma non riesco ad allungare. Vengo ripreso, penso a non mollare ma controllare la moto è davvero molto dura. Sono al limite, ma non mollo. Ultimo giro, Bastianini ci passa, allunga, resto agganciato a Rodrigo, ultima curva: forse ce la faccio a riprenderlo, apro al massimo e lo passo di 3 millesimi sul traguardo. Che gara!
Rallento, prendo la bandiera con il numero di Andreas: Il giro di onore è tutto per lui.
Adesso si torna a casa, dobbiamo lavorare bene per prepararci al meglio per l’esame dell’università della moto: Assen.